Musicoterapia: un legame tra bambini ed anziani

Un interessante progetto è stato avviato presso la Fondazione P. Piccinelli di Scanzorosciate verso la fine dell’anno 2016: il progetto di musicoterapia; con la gentile collaborazione del musicoterapista Paolo Bettinelli.

La musicoterapia è una scienza che utilizza gli elementi musicali per obiettivi terapeutici, sia a livello fisico che psichico. S’instaura tra il musicoterapista e l’ospite una relazione empatica, con l’impiego del suono.

L’intervento punta a mete accessibili, nelle quali le persone possano sperimentare una riuscita gratificante, inoltre guarda alla globalità della persona: i sensi, la fantasia, il movimento, l’emotività, le funzioni cognitive. Nel lavoro di gruppo si punta da una parte sulla socializzazione e lo scambio comunicativo tra i membri, dall’altra sulla valorizzazione del singolo, per farlo sentire utile ed accettato. Viene a crearsi un contesto in cui esprimersi ed essere ascoltato è il primo passo per riattivare la vitalità di una persona, con l’obiettivo di trovare il senso che può avere la vita durante la vecchiaia, recuperando il piacere di realizzare e portare a compimento qualcosa, ricevendo gratificazione e conferma di sé.

La stessa iniziativa è stata condivisa con la scuola primaria di Tribulina, anch’essa si è impegnata nel progetto di musicoterapia con il maestro Bettinelli, che ha proposto come filo conduttore l’importanza ed il valore dell’acqua. Da qui l’idea di una collaborazione a fine ciclo, che potesse riunire le due realtà, producendo uno spettacolo finale d’impatto. E così è stato: il 19 dicembre 2016 bambini ed anziani hanno portato sul palco la loro esperienza, presso il Teatro Papa Giovanni XXIII della Fondazione P. Piccinelli. L’apertura dell’evento è stata gentilmente presentata dal Direttore Enrico Madona, che ha colto l’occasione per ringraziare tutti del contributo umano offerto in questa occasione. Con canti, coreografie ed esibizioni musicali, bimbi e nonni, hanno incantato i molti spettatori presenti all’evento. Il fervore generale è stato contagioso, inoltre è stata un’occasione di scambio intergenerazionale ad ampio raggio, basti pensare alla varietà di età presenti: fra bambini che si sono esibiti, genitori, alcuni con altri figli più piccoli, nonni, ospiti della RSA e tutti i cittadini che hanno partecipato come pubblico.

A fine spettacolo il gentile intervento del Sindaco di Scanzorosciate Davide Casati, sempre presente ed attento, che ha sottolineato l’impegno profuso dagli ospiti e dai bambini che si sono prodigati in tale avventura.

I benefici riscontrati nei nostri ospiti ed il feedback positivo ricevuto dalla comunità, hanno contribuito alla riproposta del progetto, che è stato accolto con entusiasmo ed è tutt’ora in essere presso la nostra struttura. Dare continuità ad iniziative favorevoli e propositive è una parte importante del lavoro dell’educatore, che si riflette direttamente sul benessere psicofisico degli ospiti.

Per concludere, citando un grande artista e musicista:

“Se l’arte servisse a redimere l’uomo, lo potrebbe fare solo riscattandolo dalle responsabilità della vita, restituendogli un’inaspettata fanciullezza” (John Lennon)