Una festa tenera, dolcissima a Maggio mese delle mamme, mese delle rose, ma soprattutto mese dedicato alla Madonna, la più speciale tra le mamme.
La festa della mamma viene celebrata in molti paesi del mondo; si tratta di una festa civile, dedicata alla figura della madre, nei suoi aspetti privati e sociali. Sebbene la data dei festeggiamenti cambi di paese in paese, quasi ovunque la festa della mamma è celebrata nel mese di maggio. Nel nostro paese la Festa della mamma con l’attuale significato è arrivata intorno agli anni ’50, sulla scia del successo statunitense, ma anche con un forte richiamo al significato cristiano della figura della Madre nella tradizione cattolica. In Italia la figura materna si celebrava anche prima, ma con sfumature molto diverse. Si racconta che fu festeggiata in pompa magna, per la prima volta, a Bordighera, Liguria, paese dei fiori. Le ragioni di questa cadenza prevalentemente primaverile sono da ricercarsi nella celebrazione del ciclo della rinascita naturale dopo un lungo inverno. Si festeggia il principio vitale, il ritorno alla vita e il suo trionfo, i fiori e i frutti della primavera. In effetti, uno studio più approfondito, ci mostrerebbe come i festeggiamenti per la festa della mamma derivino da antichi culti pagani, antichi quanto l’umanità stessa.
Alla Fondazione Piccinelli abbiamo realizzato un progetto che ha visto protagonisti alcuni ospiti e la loro mamma, condividendo i ricordi suscitati dalla figura della madre.
Abbiamo iniziato raccogliendo informazioni concrete, il nome di battesimo, il suo aspetto, il modo di vestire, quali erano le sue abitudini, le sue credenze infine abbiamo riflettuto su quali eredità ci hanno lasciato le nostre madri?
Gli ospiti ci hanno fatto dono dei loro ricordi, legati a situazioni allegre, buffe o imbarazzanti, tristi, a volte dolorose, atre esilaranti.
Abbiamo confrontato lo stile di vita dei nostri genitori e il nostro, abbiamo ripercorso il nostro vissuto alla luce dell’esperienza fatta dai nostri genitori facendo tesoro degli insegnamenti che ci hanno lasciato.
Attraverso il racconto autobiografico, abbiamo rivissuto l’esperienza di diventare madre da parte di alcune ospiti, le fatiche, le gioie, il piacere, il dolore, i successi, le crisi e la gratificazione legati a questo evento.
Il progetto è terminato con una festa addolcita da una torta squisita e dal lancio di palloncini colorati, a ognuno abbiamo affidato un messaggio, alcuni erano per le mamme in cielo, alcuni per i figli, altri per le figlie e nipoti che in quest’anno, che definire strano è un eufemismo, sono diventate mamme, altri messaggi erano per le future mamme, sì, gli anziani attendono con gioia la nascita della nuova generazione!
Così anche alla Fondazione Piccinelli c’è nell’aria speranza di rinnovamento, di rinascita ed un ritorno ad una pseudo normalità con sempre l’attenzione verso l’aspetto sanitario epidemiologico. Si è attrezzato lo spazio del giardino pensile per poter talvolta pranzare in un setting particolare con piante rigogliose, una statua della Madonna restaurata e musica di sottofondo condividendo momenti di serenità tra ospiti. Con l’arrivo della bella stagione si riapre anche una parte di giardino adiacente alle sale relax comuni, dove gli ospiti possono passeggiare e godere del bel tempo. L’area è attrezzata con panchine, sedie e tavoli oltre ad una bellissima fontana al centro. Si aprono anche le porte di una nuova postazione in cui fare gli incontri con i parenti, in un ampio salone con tavoli a debita distanza e con tutte le regole in atto come da Ordinanza Ministeriale dell’8/5/21. È un piccolo passo di apertura a cui si spera ci siano sempre maggiori novità per poter tornare a riabbracciarsi al più presto.
Le educatrici